L’ablazione della fibrillazione atriale: quali differenze tra le diverse energie utilizzate?

31.05.2024

Quali energie utilizziamo per l'ablazione della fibrillazione atriale?

Al momento, le energie più diffuse per l'ablazione di fibrillazione atriale sono tre.

Due di loro, la cryoablazione e la radiofrequenza, sono energie termiche.

La cryoablazione utilizza le basse temperature e la radiofrequenza il calore.

Infine, esiste una energia non termica che è l'elettroporazione.

L'elettroporazione utilizza i campi elettrici pulsati per produrre le lesioni.



Quali differenze di efficacia e tempo procedurale?

Dai risultati degli studi finora pubblicati si evince una efficacia paragonabile tra le tre energie.

Vi sono però delle differenze nel tempo procedurale e nel rischio di complicanze.

Il tempo procedurale è più breve per l'elettroporazione rispetto alla cryoablazione (con cui c'è poca differenza) e rispetto alla radiofrequenza (con cui c'è più differenza di tempo procedurale).

Il vantaggio però della radiofrequenza rispetto alle altre due metodiche è la possibilità di eseguire delle ablazioni puntuali e precise in determinati punti, piuttosto che applicare l'energia in zone più vaste come invece avviene per la cryoblazione e l'elettroporazione.



Qual è il principale target dell'ablazione della fibrillazione atriale?

Il target principale è l'isolamento elettrico delle vene polmonari.

Questo target può essere ottenuto con tutte e tre le metodiche con la stessa efficacia.

La radiofrequenza, inoltre, ci permette di andare a cercare ed eventualmente ablare anche ulteriori target al di fuori delle vene polmonari (target aggiuntivi).

C'è però da dire che anche la cyoablazione e l'elettroporazione sono in corso di studio per poter eseguire l'erogazione al di fuori delle vene polmonari.

Quali differenze tra le diverse energie riguardo le complicanze procedurali?

Riguardo le complicanze procedurali per fortuna queste sono molto rare per tutte e tre le metodiche.
Tuttavia, dagli studi finora disponibili sembra che il rischio di complicanze sia più basso per l'elettroporazione rispetto alle altre due metodiche.

Tuttavia, dagli studi finora disponibili sembra che il rischio di complicanze sia più basso per l'elettroporazione rispetto alle altre due metodiche.

La principale complicanza della cryoablazione è rappresentata dalla paralisi del nervo frenico destro (che permette la contrazione del'emidiaframma destro).
Una delle complicanze più temute della radiofrequenza è il danno esofageo.

L'elettroporazione, essendo più selettiva per le cellule del cuore (cardiomiociti) si è rilevata più protettiva nei confronti delle strutture adiacenti al cuore.
I dati finora disponibili dovranno essere confermati in ulteriori studi clinici più grandi.

La scelta della metodica più idonea sarà valutata dal cardiologo esperto in aritmologia caso per caso.


Il Dott. Filippo Placentino visita in diverse Sedi in Emilia Romagna, Marche e Veneto (scoprile QUI) ed esegue gli interventi di ablazione di aritmie e di impiantistica di Pacemaker/Defibrillatori/Loop Recorder presso l'Ospedale di Alta Specialità Accreditato SSN Maria Cecilia Hospital (Cotignola - Ravenna).

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